CHI SIAMO:
Siamo nati poco prima dell’attacco alle Twin Towers, salvando lo storico Cinema Apollo (adiacente al teatro Ambra Jovinelli) dalla trasformazione in sala Bingo e dispiace che l’immobile, dopo tutti questi anni, sia rimasto ancora inutilizzato, deteriorandosi, nonostante fossimo riusciti a convincere il Sindaco di allora a farlo acquistare al Comune. L’anno scorso volevamo festeggiare i nostri 20 anni di attività, ma ci si è messo di mezzo un’epidemia mondiale.
Apollo 11 è un’Associazione Culturale che negli anni ha associato decine di migliaia di soci che hanno beneficiato delle nostre iniziative. Nello spazio che vent’anni ci siamo ricavati ristrutturando, arredando e attrezzando un vecchio magazzino abbandonato dopo un incendio in una bellissima scuola all’Esquilino, offriamo ai soci eventi di Cinema, Musica. Letteratura, cercando, nel nostro piccolo, di contribuire a riempire un buco di offerta culturale in un rione importante della capitale dove abbiamo sempre inteso la compresenza di cultura diverse come un'opportunità di incontro, confronto e arricchimento umano.
Nel nostro centro aggregativo, ad alta partecipazione civica, abbiamo offerto la nostra ventennale attività, basata principalmente sul lavoro volontaristico dei suoi soci e spessissimo organizzata in collaborazione con tante altre realtà associative, fondazioni, onlus, (tra le numerosissime collaborazioni ricordiamo quelle con Amnesty International, Libera, Save The Children, CIR, Casa dei Diritti Sociali, Medici Senza Frontiere, Fondazione Paolo Bulgari, A buon diritto, Pianoterra, Casa Internazionale delle Donne, Un Ponte Per, Arci Gay e Lesbiche, Associazione Luca Coscioni, Baobab, Experience…), scuole (tra cui la vicina Scuola Di Donato) e università (tra cui Sapienza, Roma Tre.. ), festival, cineteche, archivi audiovisivi (Cineteca Nazionale, Cineteca di Bologna, Cineteca di Torino, Cineteca Lucana, Archivio Luce – Cinecittà, AAMOD, Archivio Memorie Migranti, Discoteca di Stato, Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola di Cinema Gian Maria Volonté, Accademia delle Belle Arti di Roma…), case editrici indipendenti sia ad abitanti o frequentatori abituali del Rione che a soci provenienti da ogni parte di Roma, che abbiamo attirato in un territorio tanto stimolante quanto estremamente problematico: l’Esquilino soprattutto la sera e nel weekend, tranne la ristorazione e alcune lodevoli e combattive realtà, purtroppo non offre molto, la situazione diventa spesso spettrale, non c’è neanche una sala cinematografica a dispetto del fatto che molti cineasti e cinefili abitino in zona, il rischio di devianza giovanile e deriva xenofoba è altissimo. Rispetto alle tante associazioni culturali la nostra peculiarità è che siamo anche una “factory”: non solo operatori culturali che invitano scrittori, musicisti, cineasti, siamo noi stessi scrittori, musicisti, registi, sceneggiatori: l’Apollo 11 è sempre stato il luogo dell’incontro, dei volti e dei personaggi vissuti dal vero, degli uomini liberi che credono nella seduzione visionaria dell’arte.
Per quanto riguarda la musica, anche la più “scelta” canzone d’autore è andata in scena molte volte su quel piccolo palcoscenico, in una formula atipica, diretta, rara, senza barriere, senza steccati, come con la suggestiva rassegna di esibizioni acustiche di “Se va via la luce” (curata dal cantautore Pino Marino in collaborazione con Andrea Satta) o “Live at Apollo (a cura della giornalista rai Timisoara Pinto e del press agent musicale Fabio Lauteri). Abbiamo anche dato spazio a gruppi giovani e indipendenti con “Prove aperte” e fondato il Coro di Piazza Vittorio e la EYO - Esquilino Young Orchestra (un’orchestra laboratorio diretta tra gli altri da Moni Ovadia). In particolare siamo fieri di aver fatto nascere e crescere, e sono ormai molti anni, una delle orchestre multietniche più importanti d’Europa, L’Orchestra di Piazza Vittorio (ideata e creata da Mario tronco e Agostino Ferrente), che ora viaggia, fra mille consensi, con le sue gambe.
Per quanto riguarda le attività letterarie, da “Lavori in corso”(curati da Francesco Piccolo e Lorenzo Pavolini in collaborazione con Elena Stancanelli) a “Portico 47 - Poeti dal Mondo”, un progetto nato al Rione Esquilino insieme ad un gruppo di poeti e potesse, cantori e cantastorie provenienti da diversi Paesi), fino a “Incontri ravvicinati” (a cura di Roberta Lena) e “Gli osceni fauni” (Incontri multimediali per un progetto di poesia permanente a cura di Maria Grazia Calandrone, Fabio Lauteri, Canio Loguercio, Lidia Riviello). Ma l’iniziativa più longeva è senz’altro “Festaromana”(curata dai registi Rai Gianfranco Anzini e Daniela Mazzoli, in collaborazione con Raffaella Lebboroni), passando per tante altre iniziative ed eventi di poesia, letteratura e musica che per anni hanno tenuto banco presso i nostri affezionati frequentatori, anche bambini.
Per quanto riguarda il cinema, Apollo 11 si è sempre battuta per la diffusione del cinema indipendente italiano e internazionale soprattutto quello che difficilmente trova spazio in circuiti più strutturati, presentandolo rigorosamente in lingua originale con sottotitoli, con al centro la volontà di promuovere quanto più spesso possibile incontri con gli autori, i produttori, i protagonisti dei film, i membri della troupe, nonché eventi di sensibilizzazione culturale connesse al tessuto sociale del quartiere.
Moltissimi sono stati i matinée dedicati agli studenti, anche i più piccoli, per avvicinarli al mondo del cinema condiviso (così come a quello della letteratura), nonché le storiche arene all’aperto ospitate nel cortile dell’Itis Galilei o nei giardini di Piazza Vittorio (“Bollywood a Piazza Vittorio”, “Esquilino Affair”, “Premio Doc-It”…) dedicate alle grandi cinematografia del mondo, India, Hong Kong, Cina, Romania, Filippine, Sud America… e organizzate con le relative comunità e ambasciate romane.
Soprattutto siamo diventati un punto di riferimento per il cinema documentario che pensiamo di aver contribuito a sdoganare e rilanciare con quella che è diventata una delle rassegne più longeve d’Italia, "Racconti dal vero” (il cui curatore, da diversi anni, è Giacomo Ravesi, collaboratore di Adriano Aprà e docente di Cinema a Roma Tre). In questo modo l’Apollo 11, riconosciuta oggi come “la casa del documentario”, ha anticipato ed influenzato la proliferazione di altre interessanti realtà cinematografiche sia istituzionali che private, incentivando di fatto anche la nascita – sul piano nazionale – di un modello distributivo alternativo, complice la fidelizzazione di pubblico sempre più consapevole ed appassionato.
In quest’ottica, con Annamaria Granatello e i fondatori del prestigioso Premio Solinas, punto di riferimento per i più talentuosi sceneggiatori della storia del cinema italiano abbiamo tanti anni fa esteso l’attività alla scrittura del Documentario per il Cinema, diventando punto di partenza e sviluppo di numerose opere che poi si sono imposte nei festival internazionali. Sempre con Annamaria Granatello abbiamo organizzato gli incontri di “Produzione creativa” che mettevano a confronto autori e produttori.
Insieme a Zalab. Al suo direttore artistico Andrea Segre (anche presidente del comitato artistico di Apollo 11), abbiamo realizzato e vogliamo continuare a realizzare attività laboratoriale di auto-narrazione e video-partecipativo dedicati ai ragazzi del quartiere e non solo, con particolare attenzione alle seconde e terze generazioni di famiglie migranti. Tra i numerosi laboratori realizzati, ricordiamo “Flying Roots”, un progetto di cinema sociale che si è svolto nel quartiere Esquilino dove si assiste ad una storica e molto elevata presenza migratoria, e in particolare in Piazza Vittorio Emanuele II, diventata simbolo della multiculturalità a Roma (reso possibile grazie al supporto di Evens Foundation , Icbie Europa Onlus, Spin Time Labs, Scuola Popolare Spin Time Più, Polo Intermundia).
Con Zalab e l’Associazione Genitori Di Donato abbiamo ospitato diversi incontri per studenti delle scuole elementari e medie, tra cui “CINEMADIDOLAB”, insieme al MIUR, nell’ambito dei “Progetti delle e per le scuole" nell'attività A1 “Operatori di Educazione Visiva a Scuola” e anche proiezioni gratuite per bambini e genitori, in occasione delle varie edizioni di “Una città a misura dei bambini”, l’iniziativa celebrata ogni anno in via Bixio, “per ricordare l'importanza e la necessità di progettare città a misura di bambino sicure e vivibili per riappropriarsi degli spazi pubblici”.
Sempre con Zalab abbiamo organizzato o ospitato numerose iniziative dedicate al cinema del reale, come “Crocevia di sguardi”, percorso di documentari e approfondimenti per capire le migrazioni, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale ANTILOCO, il Goethe-Institut di Torino, Il Piccolo Cinema, Il Cinema Massimo, il Centro Interculturale della Città di Torino e il Museo Nazionale del Cinema, il Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino) e “Le voci dell’inchiesta”, (realizzato insieme a Cinema Zero di Pordenone e alla Cineteca del Friuli Venezia Giulia)